Accordo difficile

Qual è la verità sulla Grecia

Nonostante l’ottimismo mostrato da Tsipras, secondo cui la Grecia sarebbe vicina a raggiungere un accordo con i creditori, sarà molto difficile che questo si concluda il 5 giugno prossimo. I progressi compiuti da Atene sono considerati ancora troppo scarsi, così come non se ne vedono di sostanziali per raggiungere un’intesa con la Ue e il Fondo monetario internazionale. Nel 2012, Atene ha avuto condonato più della metà della sua esposizione debitoria nei confronti degli investitori privati. I tassi di interesse sono stati abbassati e le scadenze dei rimborsi dilazionati. In questo momento i debiti della Grecia non sono nemmeno più il problema principale con cui confrontarsi. La verità è che la Grecia non è più competitiva. Può essere anche aiutata, ma se non riesce a muoversi finanziariamente con le sue gambe, questi aiuti non serviranno a niente, come non sono serviti finora. Premi Nobel per l’economia, Paul Krugman e Joseph Stiglitz, hanno consigliato i greci di ignorare la loro situazione debitoria, anzi, li hanno esortati a spendere più denaro per sostenere la loro economia. Eppure questo è esattamente quello che Atene ha sempre fatto, evidentemente non funziona. Nella maggior parte degli altri Stati membri l'abbassamento del prezzo del petrolio e il deprezzamento dell'euro hanno favorito la ripresa. Invece la Grecia annaspa. La ragione è semplice: fra tutti gli Stati dell'euro, la Grecia è quello che - in proporzione - ha il più alto numero di dipendenti pubblici, e punta ad assumerne ancora. Il Paese ha un salario minimo più alto di molti altri Stati membri e chiede nuovi aiuti finanziari. "Uno dei princìpi fondamentali della politica finanziaria perchè questa funzioni è spendere esattamente quanto è possibile e quanto è necessario. La Grecia non sembra comprenderlo e la cosa più grave è che spesso non è il solo Paese a farlo. Si può discutere della moneta unica tutto quello che si vuole. Un patto stupido, la mancanza di un potere politico che la guidi, un sentimento comune che non si trova. Tutto vero. Il punto è che chi continua a credere di poter vivere al di sopra delle sue possibilità, usi la dracma o la lira, ad un dato momento si schianta. È quanto accaduto.

Roma, 28 Maggio 2015